Cave porfido e pavimentazioni in pietra naturale

Via Nazionale snc

Italia

39051 BRONZOLO (BZ)

Realizzazioni


La posa in opera

Diversamente da quanto avviene per i prodotti di serie industriali, caratterizzati da monotonia ripetitività in termini di aspetto, ogni elemento lapideo, grazie alle sue caratteristiche naturali, è un oggetto unico ed irripetibile. Un fascino particolare della pietra deriva inoltre dall'essenza naturale che i lapidei si portano dietro , evocando ad un'attenta osservazione la storia geologica che li ha originati. La superficie denominata a spacco, generata dalla divisione secondo i piani di divisibilità preferenziale tipici di determinati lapidei, è molto apprezzata per l'aspetto rustico che conferisce ai manufatti. Nell'area altoatesina la pietra a spacco per eccellenza è il porfido , che può essere impiegato sia per interni, sia per esterni, risultando particolarmente idoneo per l'arredo urbano, le ristrutturazioni e le valorizzazioni di contesti rustici, dove la coesistenza e la compatibilità tra i diversi tipi di trattamento sono molto apprezzate.

Pavimentazioni

Le pavimentazioni in pietra possono assumere un ruolo determinante nell'arredo urbano, a condizione che le possibilità espressive offerte dai materiali impiegati (colore, finitura superficiale, geometria di posa), nonché le caratteristiche di resistenza e di durevolezza, vengono sfruttate in modo deguato alle situazioni ambientali. La particolare durezza di determinate pietre ha da sempre costituito motivo di scelta e di applicazione nei selciati e nei lastricati di strade e piazze: i centri storici delle città italiane ed europere ne offrono innumerevoli esempi. È evidente che ad una pavimentazione esterna si richiedono elevate caratteristiche di resistenza alle azioni meccaniche legate al traffico e agli agenti atmosferici, come anche adeguate prestazioni di antiscivolosità. In generale, sono quindi adatte le rocce molto dure e compatte, come ad esempio porfidi e graniti, caratterizzate da un'opportuna lavorabilità e inoltre reperibili in notevole quantità e continuità nel tempo, per poter far fronte alla grande estensione di superfici da coprire ed alla loro manutenzione.

In cubetti

La pavimentazione in cubetti di porfido e granito permette di assorbire le sollecitazioni e le spinte derivanti dal transito dei veicoli, garantendo ottima stabilità e durata del piano stradale. I cubetti, aventi dimensioni degli spigoli che vanno da 4/6 centimetri fino a 10/12 centimetri, vengono posati con il caratteristico disegno ad archi contrastanti su un letto di sabbia di conveniente spessore (almeno 4 o 6 centimetri), facendo penetrare altra sabbia negli spazi tra i cubetti ed eseguendo quindi una battitura superficiale con irrorazione di acqua in modo da ottenere una completa costipazione degli elementi. La posa si conclude con la sigillatura dei giunti mediante boiacca cementizia, allo scopo di evitare l'eventuale asportazione di sabbia ad opera del dilavamento della pioggia, nonché l'arrotondamento degli spigoli dei cubetti. Interessanti sono le possibilità di esecuzione di diverse disposizioni dei cubetti (a file parallele, a coda di pavone o a ventaglio, a cerchi concentrici, oltre che ad archi contrastanti) e di integrazione con elementi lapidei come le piastrelle a spacco.

In lastre

La pavimentazione in lastre (lastricato) si può realizzare utilizzando praticamente tutte le rocce dotate di adeguate caratteristiche di resistenza e in grado di fornire lastre con superfici a spacco (quali quarziti e porfidi); le lastre a spacco ("piastrelle a spacco") presentano misure "a correre" oppure "fisse", e spessore compreso tra 2 e 5 centimetri. La posa avviene disponendo elementi su uno strato di malta cementizia di 4-5 centimetri di spessore, in modo che i giunti siano larghi circa 1 centimetro e possano assorbire le imperfezioni di taglio degli elementi; si conclude la posa con sigillatura mediante boiacca ricca di cemento, fino a riempire completamente i giunti.

In lastrame

La pavimentazione in lastrame (ad opus incertum) è infine usata per le pavimentazioni di cortili, marciapiedi, viali, giardini; si utilizzano lastre (di porfido, di quarzite ed anche di altri materiali) di forma irregolare (informi), che vengono messe in opera con modalità analoghe a quelle viste sopra, e posate con la caratteristica disposizione a opus incertum. I giunti assumono in questo caso una larghezza molto variabile.

Per interni

Le moderne pavimentazioni per interni vengono realizzate con marmette e lastre rifilate. Le geometrie di posa che si ottengono saranno realizzate con elementi di serie nel primo caso e con elementi non di serie, cioè preparati appositamente per il progetto, nel secondo caso. La pavimentazione interna è corredata da elementi accessori che contribuiscono ad una migliore finitura del rivestimento ed anche a completare i comportamenti funzionali previsti; tra questi ad esempio gli zoccolini, che vengono posati sul perimetro dell'ambiente allo scopo di realizzare il raccordo tra rivestimento del paviemento e parete e di proteggere la base di quest'ultima.

Scale

In generale la geometria di posa di un pavimento è influenzata dal tipo di elementi usati per la sua realizzazione. Le tipologie dei pavimenti che si sono sviluppate nel passato per gli interni possono essere descritte secondo la normativa vigente come:
Una scala è normalmente costituita da gradini, a loro volta formati da una pedata (elemento piano orizzontale per l'appoggio del piede) e da un'alzata (elemento verticale disposto tra due pedate successive), entrambe opportunamente dimensionate in relazione al tipo ed alla destinazione degli ambienti serviti. I gradini possono essere massicci o rivestiti, a seconda se hanno funzione portante o meno: la superficie di calpestio può essere rifinita in vari modi (sabbiata, fiammata, oltre che a spacco naturale), mentre le coste, che soprattutto nei gradini massicci assumono particolare rilievo nel disegno della scala, possono essere bocciardate, oppure lasciato a piano sega.

Murature ed opere ambientali

La pietra viene da sempre utilizzata per la formazione di muri di sostegno e contenimento, come purte per il loro rivestimento; con gli elementi di pezzatura maggiore ("masi ciclopici") si realizzano inoltre briglie ed argini di fiumi e torrenti.
Per queste applicazioni, ed in generale per il rivestimento di parti soggette ad usura in opere idrauliche, sono necessarie pietre, quali ad esempio porfido e granito, caratterizzate da un'elevata resistenza all'abrasione prodotta dal trasporto solido nei corsi d'acqua.